domenica 15 dicembre 2013

In equilibrio sul futuro...

di Milena COCCIA.
C'era una volta la piazza, la strada, l'incontro, il sorriso, il calore umano... Oggi viviamo una dimensione totalmente nuova, probabilmente estrema e poco umana, troppo poco umana!!
L'uomo è un "sistema aperto" destinato ad adattarsi e a mantenersi in equilibrio con il futuro. Il futuro muto dei rapporti sociali, dove le emozioni sono imprigionate in un monitor, le lacrime in una emoticon, le discussioni in un social network. Ce ne accorgiamo tutti quando il sabato sera le vie della città sono semivuote mentre la chat di Facebook pullula di gente "online". In questo desolante presente vive il riflesso di personalità saccheggiate, anime impoverite dall'abuso dei nostri nuovi moderni mezzi di socializzazione.Siamo diventati, con tutte le contraddizioni possibili, il risultato di una serie di "scelte" sociali comuni per lo più errate!! Le amicizie, le risate in comitiva, i litigi, i luoghi di ritrovo, avevano un tempo un profumo di autenticità, di umanità. Che cosa ne è stato di noi? Le nostre coscienze sono state intorpidite da modelli preconfezionati di comunicazione, da un inconscio sociale in cui il nuovo equilibrio risiede in un vero e proprio isolamento sensoriale. Siamo i nuovi uomini soli, i nuovi poveri! Non possiamo certo chiedere ora al progresso di annullarsi e non ha senso nemmeno ripiegarsi verso un passato, in una sorta di desiderio di Medioevo che avrebbe di certo un sapore di snobismo. Se davvero vogliamo tornare ad essere un sistema aperto, tanto per iniziare dovremmo evitare di farci inquinare la mente e semmai sanare la percezione tossica di queste nuove realtà con il calore di un abbraccio, la fiducia di una stretta di mano, il brivido di uno sguardo!! Dobbiamo allontanarci da quel falso alibi di comodità, perché la vita non è comoda, anzi, è come un foglio stropicciato! La tecnologia non è stata cattiva e nemmeno noi lo siamo. Cattive sono state le nostre scelte!!