lunedì 14 luglio 2014

Il gruppo Under 15 della scuola di ballo “Emozioni Latine” di Termoli conquista la medaglia d’oro ai Campionati Italiani di Danza Sportiva 2014

Termoli - Il gruppo Under 15 della scuola di ballo “Emozioni Latine” dei maestri Cristian Falcone e Maria Clelia Carota,  conquista la medaglia d’oro ai Campionati Italiani di Danza Sportiva 2014 con “Wonderful” nella categoria Choreographic Dance, Piccolo Gruppo. I campionati, organizzati dalla Federazione Italiana Danza Sportiva, si sono svolti a Rimini dal 7 al 13 luglio. Grande soddisfazione dei maestri anche per gli altri risultati raggiunti.
Quarto posto per Daniela Perrotta e Miriam Infusino nella categoria Show Dance, 12/15 anni, Classe B, Duo. Quinto posto con “Perfect girl” nella categoria Choreographic Dance per il Gruppo Danza Under 15. Sesto posto con “Moulin Rouge” nella categoria Show Dance, Piccolo Gruppo.
Ottimi piazzamenti anche per il gruppo Under 15 classe C e il gruppo Open, Classe A, che si sono aggiudicati un sesto posto nella categoria Show Dance, Gruppo Danza con “Pirati dei Caraibi”.

L.R.




 Nella foto: Da sx in alto: Giorgia Malena, Cristina Verrillo, Daniela Perrotta
- in basso: Ilenia Pellicciotta, Miriam Infusino.

giovedì 5 giugno 2014

Per un'idea sostenibile del territorio! Trattamento di rifiuti pericolosi: lettera aperta degli apicoltori di Pozzilli.


"Scusate l’intrusione. Siamo apicoltori. 
Siamo cittadini di Pozzilli. Generalmente, presi dal nostro quotidiano, già di per sé complesso, non scendiamo nell’arena politica, anche perché non intendiamo offrire alla strumentalizzazione di parte le nostre idee.
Oggi, però, abbiamo deciso di derogare alla regola. L’argomento è troppo importante. Diremmo che è vitale. Lo è, non tanto per noi, ma lo è per la generazione dei nostri figli, dei nostri nipoti e delle generazioni successive. Stiamo parlando del nostro territorio, del nostro ambiente e della relativa sicurezza.
Stiamo parlando dell’ennesima paventata apertura, nel Comune di Pozzilli, di una “fabbrica che si occupa di trattare rifiuti tossici e pericolosi”.
Nei giorni scorsi abbiamo letto posizioni contrastanti sulla vicenda. Ma soprattutto abbiamo letto posizioni che non riusciamo a condividere né tantomeno a comprendere.
Si parla di verifiche tecniche, controlli amministrativi in corso, etc.etc.. No, per noi è sbagliato l’approccio. Qui non si tratta di valutare la regolarità normativa dell’iniziativa. Questa è competenza dei funzionari preposti. Qui, la politica, deve andare oltre. La politica deve valutare l’opportunità di accettare inerme questa nuova devastazione del nostro territorio.
Abbiamo assistito, nel passato, allo scempio della industrializzazione di Pozzilli. Risultato: un omicidio socio ambientale; basta osservare lo stato di “dissesto finanziario” dichiarato dalle tante famiglie un tempo occupate nella fabbriche – che oggi “tirano a campare con gli ammortizzatori sociali”, finchè ci saranno, ed il livello di abbandono delle nostre terre, una volta, amorevolmente coltivate e “accudite” come patrimoni famigliari da preservare.

domenica 16 marzo 2014

“MARTYRION SANCTA LUCIA”: uno sguardo tra cielo e terra in un mondo senza tempo.

di Liberato Russo

TERMOLI (CB)_Un tuffo nella vita delle prime comunità cristiane, nel magma misterioso della santità che passa spesso per l’atrocità del martirio; un viaggio verso la “redenzione” che ha cambiato l’esistenza di uomini e donne trasfigurandoli in esempi di virtù e di forza umana e spirituale. Giandomenico Sale, regista del cortometraggio “MARTYRION SANCTA LUCIA” alla sua prima questa sera presso il Cinema S. Antonio di Termoli, adopera la trasposizione temporale per rendere eterno quel messaggio di “salvezza” che supera i confini della cristianità e avanza su un terreno più umano, più popolare, dove la convinzione delle proprie idee e l’attaccamento radicale ai propri valori, supera anche il rischio di perdere la propria vita! E’ ciò che fece Lucia e prima di lei Agata, ma è anche ciò che, molto più umanamente, fanno ancora oggi centinaia di donne che subiscono umiliazioni e violenze per il solo fatto di voler rivendicare i propri diritti, i propri ideali, la realizzazione delle proprie aspettative!
Personalmente – al di là di ogni crisma e di ogni fideismo – ho inteso usare anche questa chiave di lettura, quella in cui figlie, madri, sorelle e mogli lottano quotidianamente, a volte fino alla morte, perché sia “salva o redenta” la loro dignità e il loro pensiero da ogni violenza e da ogni prevaricazione.
Certo, a mio modesto avviso, il cortometraggio non vive di sperimentazioni particolari o di novità radicali. Del resto credo che, rimanendo fedele all’agiografia cristiana, la scelta più tonica della regia sia stata proprio quella della trasposizione temporale, una visione di un martirio in chiave moderna o meglio una storia del passato sviscerata in un tempo indefinito, dove personaggi estrosi e sui generis si muovono in uno scenario bucolico un po’ triste e silenzioso. Il messaggio comunque arriva in modo netto e chiaro. Un plauso particolare va sicuramente a William Mussini per la fotografia e alle musiche eccezionali di Marco Werba, che hanno vibrato durante tutta la proiezione filmica.
La protagonista – Azzurra de Gregorio – ha lasciato parlare i suoi occhi, la sua espressività. Probabilmente Azzurra/Lucia, attraverso lo sguardo, ha inciso quel tempo “indefinito”, provando a dare identità e spessore ad una vita che, attraverso la sofferenza, sale i gradini di una consapevolezza e di una determinazione che sfida anche la morte! Il “duello” di parole con l’estroso giudice che condanna a morte le sue idee e il suo credo, è la prova concreta di come quell’impulso viscerale fa di questo antico personaggio una "pasionaria", un’eroina senza tempo!
Ottima la cornice di pubblico presente in sala che ha apprezzato la pellicola e gli interventi successivi del cast

giovedì 13 marzo 2014

"UNA DONNA, UN LIBRO: presenze femminili nella letteratura del Novecento". La FIDAPA di Termoli presenta il nuovo numero di "Meteora".

TERMOLI (CB) _ La Sezione F.I.D.A.P.A. - B.P.W. Italy di Termoli invita la cittadinanza a partecipare, venerdì 14 marzo, alle ore 16, al Cinema “Oddo”, alla presentazione del nuovo numero della rivista METEORA, il periodico di cultura e informazione della sezione termolese,  pubblicato dalle socie  sin dal 1988  e distribuito gratuitamente.METEORA, ideato e diretto dalla socia fondatrice Wilma Costantini, è il documento dell’attività svolta dalla sezione, uno “scrigno” nato dal desiderio di difendere l’attività associativa dall’incuria del tempo e dalla necessità di diffondere opinioni, informazioni e stimoli; la rivista è una concreta espressione culturale della sezione Fidapa  BPW  Italy di Termoli;  consente di trasformare idee e progetti in attività e proposte di interesse sociale, mirate a  migliorare l’ambiente in cui l’Associazione opera, in sintonia con le Istituzioni.METEORA ha il fine di sostenere  il mondo femminile, di promuovere le potenzialità della donna, e allo stesso tempo opera per realizzare una società rinnovata,  basata sul rispetto dei valori che contano,  in piena sintonia con il tema nazionale proposto per il corrente biennio, “RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI FEMMINILI IN UNA SOCIETA’ IN CONTINUA E RAPIDA EVOLUZIONE”, sostenuto dalla Presidente Nazionale, Anna Lamarca, e da Maria Antonietta Amoroso, Presidente del Distretto Sud-Est al quale  la  sezione termolese appartiene.Quest’anno la rivista contiene un interessante  inserto sulle protagoniste nella letteratura mondiale dall’ Ottocento ad oggi. Il tema  ispirerà il convegno intitolato UNA DONNA, UN LIBRO. L’apertura dei lavori, alle ore 16, sarà condotta dalla presidente della sezione Fidapa di Termoli, Anna Musacchio. Seguirà il saluto dell’autorità Fidapa Angela Pisicchio, vicepresidente del distretto Sud-Est, e la presentazione di METEORA da parte del direttore Wilma Costantini. Antonella Presutti, docente di letteratura italiana, relazionerà a proposito delle presenze femminili nella letteratura del Novecento.

martedì 11 marzo 2014

"Il Buonpaese", un libro territorialista, sulle Città del vino, il turismo e le potenzialità del territorio rurale italiano. La presentazione presso la Libreria Dolce Stil Novo di Termoli.


TERMOLI (CB) _ In un paese come l’Italia il territorio e la bellezza sono le vere armi per uscire dalla crisi. Ne consegue che dobbiamo difenderli entrambi, il territorio e la bellezza. Risponde a questo obiettivo il nuovo libro del Prof. Rossano Pazzagli, "Il Buonpaese. Territorio e gusto nell’Italia in declino", appena pubblicato dall’Editore Felici di Pisa e che è stato presentato questa sera presso la Libreria Dolce Stil Novo di Termoli. Ottima la cornice di pubblico presente, fortemente interessato all'argomento messo in campo dal Professore universitario! A presentare l’autore il suo ultimo lavoro, il Prof. Antonio Minguzzi, docente di economia e direttore del Centro studi sui sistemi turistici dell’Università del Molise, il Dott. Antonio Ruggieri, direttore della rivista “Il Bene comune”, e l’Avv. Giuseppina Occhionero, Assessore alla Cultura e al Turismo di Campomarino, l’unico comune molisano socio dell’Associazione Nazionale Città del Vino. Analizzando l’esperienza delle Città del vino, il libro attraversa la storia italiana degli ultimi 25 anni focalizzando l’attenzione sull’importanza del territorio rurale, sul ruolo dei Comuni, sul rapporto tra agricoltura e turismo, sulla funzione della cultura e la debolezza della politica. Questa rete tra comuni, cresciuta nel tempo fino a superare i 500 municipi associati, rappre­senta un ideale itinerario turistico e culturale nell’Italia rurale, finendo per costituire anche una straordinaria esperienza istituzionale e politica che partendo dall’enogastronomia ci parla delle campagne e dell’agricoltura italiana, delle differenze e dell’unicità del Bel Paese, visto qui come Buon Paese malgrado la fase di declino che sta vivendo. “Ripercorrendo questi ultimi 25 anni – ha evidenziato Pazzagli - nell’orizzonte della crisi, la salvaguardia del territorio rurale e dell’autonomia comuna­le, così come la tutela e la valorizzazione delle risorse locali, emergono quali vie privilegiate per una possibile rinascita italiana".

venerdì 24 gennaio 2014

Timoteo figlio prediletto di Paolo. La storia del santo custodito a Termoli. Ricordare, raccontare, vivere e testimoniare.


TERMOLI (CB) _ E’ questo il titolo dell’opera in DVD che la Diocesi di Termoli-Larino e la parrocchia di san Timoteo hanno realizzato per fissare nel tempo, attraverso un documentario, la storia del rinvenimento fortuito del corpo di san Timoteo. Con la regia di Nicola Abbatangelo e la partecipazione di Fabio Bolzetta noto conduttore di sat TV 2000, i testi dello stesso regista, di Benito Giorgetta e Nicola Mattia, musiche inedite ed appositamente composte, si ripercorrono le tappe salienti per raccontare, con testimonianze di esperti, tra cui il Vescovo di Termoli-Larino Mons. Gianfranco De Luca, ciò che è accaduto nel 1239, allorquando il Vescovo Stefano occultò le reliquie provenienti da Costantinopoli per sottrarle alla profanazione o ai trafugamenti.
Di notevole rilievo è la testimonianza di S.E. Mons. D’Ambrosio, attuale arcivescovo di Lecce, che racconta la prima ricognizione completa con l’apertura della cassetta lignea che conservava le reliquie. Suggestive, soprattutto inedite, le immagini che propongono lo stupore di quel momento e il rigore scientifico della loro ricomposizione fino ad arrivare alla constatazione che il corpo è quasi al completo unitamente al Capo che si conservava nell’episcopio termolese. Come una conchiglia conserva la sua perla, così la cattedrale di Termoli, fino all’11 maggio del 1945, ha custodito nel suo grembo le spoglie mortali di san Timoteo discepolo e “figlio prediletto nella fede” di Paolo Apostolo. E’ una eredità prestigiosa ed onerosa nello stesso tempo.

domenica 15 dicembre 2013

In equilibrio sul futuro...

di Milena COCCIA.
C'era una volta la piazza, la strada, l'incontro, il sorriso, il calore umano... Oggi viviamo una dimensione totalmente nuova, probabilmente estrema e poco umana, troppo poco umana!!
L'uomo è un "sistema aperto" destinato ad adattarsi e a mantenersi in equilibrio con il futuro. Il futuro muto dei rapporti sociali, dove le emozioni sono imprigionate in un monitor, le lacrime in una emoticon, le discussioni in un social network. Ce ne accorgiamo tutti quando il sabato sera le vie della città sono semivuote mentre la chat di Facebook pullula di gente "online". In questo desolante presente vive il riflesso di personalità saccheggiate, anime impoverite dall'abuso dei nostri nuovi moderni mezzi di socializzazione.Siamo diventati, con tutte le contraddizioni possibili, il risultato di una serie di "scelte" sociali comuni per lo più errate!! Le amicizie, le risate in comitiva, i litigi, i luoghi di ritrovo, avevano un tempo un profumo di autenticità, di umanità. Che cosa ne è stato di noi? Le nostre coscienze sono state intorpidite da modelli preconfezionati di comunicazione, da un inconscio sociale in cui il nuovo equilibrio risiede in un vero e proprio isolamento sensoriale. Siamo i nuovi uomini soli, i nuovi poveri! Non possiamo certo chiedere ora al progresso di annullarsi e non ha senso nemmeno ripiegarsi verso un passato, in una sorta di desiderio di Medioevo che avrebbe di certo un sapore di snobismo. Se davvero vogliamo tornare ad essere un sistema aperto, tanto per iniziare dovremmo evitare di farci inquinare la mente e semmai sanare la percezione tossica di queste nuove realtà con il calore di un abbraccio, la fiducia di una stretta di mano, il brivido di uno sguardo!! Dobbiamo allontanarci da quel falso alibi di comodità, perché la vita non è comoda, anzi, è come un foglio stropicciato! La tecnologia non è stata cattiva e nemmeno noi lo siamo. Cattive sono state le nostre scelte!!