di Anna VOIG
Ciao a tutti cari amici!
Da quanto tempo che non ci troviamo … e
non sapete quanto me ne spiace.
Ma voglio recuperare, e per questo motivo
voglio rendervi partecipi di una riflessione un po’ differente da quelle
passate.
Questa volta vorrei condividere con voi i
miei pensieri su una questione che è un po’ il fulcro del mondo ... una
questione assai dibattuta fin dai tempi di Adamo ed Eva … questione che ci
tocca davvero tutti e non fa sconti a nessuno … L’AMORE.
Partendo da questo tema, arrivo subito ad un
nuovo concetto, che riassume la mia visione dell’amore, un concetto che colora
l’amore nei toni del coraggio e della condivisione … un concetto che io
sintetizzo con tre parole: Poligamia del
cuore.
Lo so, a primo impatto potrebbe sembrare
qualcosa di poco edificante … magari anche piuttosto ambiguo … ma se avrete
voglia di continuare nella lettura, potreste scoprire che ciò a cui mi
riferisco è molto differente.
Poligamia del cuore significa felicità dell’anima più che del corpo, significa essere a
favore dei sentimenti veri, quelli che fanno stare bene e in armonia l'essere
umano con il mondo.
È un tema complicato e insidioso lo so, ma
credo che voler bene davvero, amare nel
senso più profondo, debba essere valorizzato dalla società. Negarlo o
privarsene è una cosa che non porta a nulla anzi il più delle volte, innesca
solamente una serie crescente di situazioni spiacevoli, che alla lunga non
siamo più in grado di gestire.
Voglio farvi un esempio pratico: se in una relazione, ci asteniamo dal
provare amore per qualcun altro (attenzione amore è cosa
molto diversa dal solo ed egoistico desiderio sessuale) solo per "adempiere" ai doveri morali che il copione sociale
stabilisce, anche la relazione
"primaria" ne viene intaccata negativamente ... si comincerà a
non essere più felici ed appagati e si comincerà a credere che con il partner
non ci sia più niente da spartire, credendo che con un altro sia meglio ... in
realtà sarà "meglio" solo all'inizio ... poi il ciclo emotivo si ripete e noi, anche dopo 2013 anni, e pur
avendo acquisito la prestigiosa nomea di specie più intelligente del pianeta
Terra (che poi è da vedere … che credibilità ha questo
prestigioso titolo se ce lo siamo dati noi umani stessi, invece di farlo
decretare “democraticamente” da tutte le specie viventi sulla terra? Immagino già
una commissione formata da esponenti di ciascuna specie animale, tutti in grado
di comprendere il linguaggio degli altri … Secondo me ce ne direbbero di tutti
i colori considerato come abbiamo ridotto il pianeta ... e se poi provassimo pure
con l’attività che meglio sappiamo fare, iniziando a corrompere con un lauto
mazzetto di banconote appena sfornate i rappresentanti delle lobby equine,
caprine e bovine, ci riderebbero pure dietro, facendoci notare come nonostante
il loro bucolico colore, il sapore di quei tanto agognati bigliettoni verdi sia
davvero insignificante rispetto alla fresca erbetta verde dei prati che
pascolano, e che a quel punto, avrebbero dubbi anche circa le proprietà
organolettiche di tali prodotti per noi così importanti.) non abbiamo ancora capito come si riconosce l'amore,
e che esso è cosa differente dalla passione che avvolge le relazioni durante i
primi mesi ... l'amore si trasforma
e il segreto per riconoscerlo è saper
guardare - e accettare attivamente - la
sua trasformazione nel tempo.
Per imparare tutto questo basta osservare
i bambini quando sono piccoli e non ancora contaminati mentalmente, oppure gli
animali - i mammiferi in modo particolare visto che rientrano nella nostra stessa
classificazione zoologica, i quali sanno darci molte indicazioni di
comportamento.
Credo che il tradimento non sia quello del corpo, ma quello della mente. Se siamo fidanzati e proviamo mentalmente interesse verso qualcun altro è
già tradimento. Cosa cambia se poi si consuma anche la fisicità del rapporto? Dal
momento però che sono per la felicità anche fisica dell'uomo (e della donna chiaramente), per me l'unico
tradimento che esiste è quando l'altro omette i suoi sentimenti, non avendo il
coraggio di essere leale per paura di perdere l’altro (da grande egoista). L’unico tradimento dunque, è l’egoismo.
Che in fondo se vogliamo, è un tradimento nei confronti dell’amore.
Ma attenzione però, questo non vuol dire avere tutti i partner possibili, anzi. Significa
dare valore a ciò che proviamo, avere il coraggio di amare davvero il nostro
partner (condividendo ciò che proviamo e non rimanendo egoisti
ma diventando complici) e, soprattutto, saper riconoscere se una
relazione ci interessa nel lungo periodo o nel breve. Ecco, è qui il punto di snodo per comprendere il
mio punto di vista. Io abolisco le relazioni del breve periodo, relazioni
utili solo a soddisfare il corpo e l’ego (oltre che il
portafoglio). Se è vero che siamo fatti di corpo e
anima, ecco, è questo il tema in cui preferisco che sia l'anima ad avere la
meglio. La nostra vita deve essere una
celebrazione dell'anima, non (solo) del corpo.
Per questo non comprendo la gelosia reiterante (perchè è chiaro, di primo impatto i raptus di gelosia assassina ce li abbiamo
un pò tutti ...poi però, ci differenzia la capacità di darle il giusto valore, elaborarla,
crescere e riderci su).
La gelosia reiterante è molto insidiosa
perché riesce a farci sprecare energie nell’ideazione di faticose strategie
volte a fare in modo che l’altro NON PROVI sentimenti verso altre
persone piuttosto che volgere i nostri sforzi mentali affinché l’altro PROVI
sentimenti maggiori e più interessanti verso di noi. La gelosia reiterante fa in modo che il nostro cervello pensi nel modo
sbagliato.
Se cominciassimo ad accettare il fatto che
sia normale che l’altro possa provare sentimenti verso altri umani (e non solo, visto che sono fermamente convita che sposerò un cavallo e chissà,
dite che il mio amico del cuore numero 1 umano - fidanzato ndr - sarà geloso di
un equino?), si vivrebbe molto meglio.
Senza dubbio la condizione dovrebbe valere
egualmente sia per gli uomini che per le donne e chiaramente, qualora il
partner pratichi o mostri affinità verso la poligamia del corpo, noi cercheremo
prima di rendergli noto il nostro punto di vista, ma se poi preferisce comunque
“restare in superficie”, lo lasceremo pure a riva, con tanto di pinne fucile ed
occhiali a guardarci mentre noi intraprenderemo il nostro viaggio verso il mare
aperto, pardon, cuore aperto.
Vi mando un bacione grande di buona estate
e aspetto di sapere le vostre riflessioni a riguardo, sperando che questa
lettura vi abbia anche un po’ divertito.
Alla prossima!
Sono completamente d'accordo. Grazie per le tue considerazioni esaustive su questo tema.
RispondiEliminaComplimenti Giovanna, concordo in tutto
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