lunedì 30 settembre 2013

"Timoteo figlio prediletto. La storia del Santo custodito a Termoli". Al via le riprese televisive per la realizzazione di un documentario.

COMUNICATO STAMPA

Con la regia del termolese Nicola Abbatangelo, la Diocesi di Termoli - Larino e la Parrocchia di San Timoteo hanno dato via alle riprese televisive per realizzare un DVD da distribuire in tutte le librerie attraverso la casa editrice Itaca. 
"Timoteo figlio prediletto - La storia del Santo custodito a Termoli” è il titolo dell’opera che vorrà ripercorrere le tappe storiche che hanno contraddistinto la scoperta fortuita di questo tesoro, inconsapevolmente custodito per sette secoli nella cripta della cattedrale cittadina. Come una conchiglia che conserva la sua perla, così la cattedrale fino all’11 maggio 1945 ha custodito nel suo grembo le spoglie mortali del discepolo e figlio prediletto di Paolo Apostolo: Timoteo.
Gli autori dei testi sono Nicola Abbatangelo, Benito Giorgetta e Nicola Mattia. 
Andrea PAMAPARANA, storico giornalista del TG 5 ed attuale conduttore di vari programmi d’inchiesta giornalistica, sarà il conduttore e coordinatore dell’opera. Il lavoro, destinato alla distribuzione, sarà utilizzato anche dai media nazionali. 
Un modo per far uscire ed esportare, far conoscere, al maggior numero di persone questa realtà che per molto tempo è rimasta “sepolta” nel ristretto ambito termolese.
Timoteo, cioè, colui che onora Dio, chiama tutta la città, la Diocesi, la Regione, la Chiesa popolo e famiglia di Dio ad essere disposti a percorrere il cammino di santità che ci ha testimoniato con lo stile della sua vita apostolica al servizio del Vangelo e come fedele discepolo del grande apostolo Paolo.

mercoledì 4 settembre 2013

La pace di Papa Francesco passa attraverso il digiuno e la preghiera.

di Benito Giorgetta. 

“…Per questo, fratelli e sorelle, ho deciso di indire per tutta la Chiesa, il 7 settembre prossimo, vigilia della ricorrenza della Natività di Maria, Regina della Pace, una giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria, in Medio Oriente, e nel mondo intero, e anche invito ad unirsi a questa iniziativa, nel modo che riterranno più opportuno, i fratelli cristiani non cattolici, gli appartenenti alle altre Religioni e gli uomini di buona volontà. Il 7 settembre in Piazza San Pietro - qui - dalle ore 19.00 alle ore 24.00, ci riuniremo in preghiera e in spirito di penitenza per invocare da Dio questo grande dono per l’amata Nazione siriana e per tutte le situazioni di conflitto e di violenza nel mondo. L’umanità ha bisogno di vedere gesti di pace e di sentire parole di speranza e di pace! Chiedo a tutte le Chiese particolari che, oltre a vivere questo giorno di digiuno, organizzino qualche atto liturgico secondo questa intenzione. A Maria chiediamo di aiutarci a rispondere alla violenza, al conflitto e alla guerra, con la forza del dialogo, della riconciliazione e dell’amore. Lei è madre: che Lei ci aiuti a trovare la pace; tutti noi siamo i suoi figli! Aiutaci, Maria, a superare questo difficile momento e ad impegnarci a costruire ogni giorno e in ogni ambiente un’autentica cultura dell’incontro e della pace…”. Una vasta eco è nata, come risposta all’invito di Papa Francesco a radunarsi in preghiera e in digiuno, per invocare il dono della pace e scongiurare la scintilla di una nuova guerra in Medio Oriente e precisamente in Siria. Il tutto nasce per frenare il desiderio d’intervento bellico e di aggressione dopo le tristi immagini della soppressione di tante vite umane soprattutto di molteplici bambini. L’invito del Papa non è rimasto inevaso ma è stato accolto e si preannuncia nutrito ed arricchito anche dalla presenza dei oltre che dei “fratelli cristiani non cattolici” ma anche degli “appartenenti alle altre Religioni e gli uomini di buona volontà”. Difatti le comunità cristiane in Siria, in Medio Oriente e nella diaspora sono felici e si preparano a unirsi al digiuno e alla preghiera” perché l’invito del Vescovo di Roma ha fatto breccia nei cuori a tutti i livelli, nei vescovi e nei semplici fedeli. Grande è la mobilitazione in ambito cattolico: Diocesi, Gruppi, Associazioni, Movimenti.
Tutti si stanno dando appuntamento per sabato. 
Ancora una volta Papa Francesco dimostra di essere una buona bussola per orientare il cammino e il desiderio dei cuori dell’uomo contemporaneo. Le armi dovrebbero tacere e a parlare deve essere il desiderio fattivo di rispetto di ogni vita umana. 
“…Vogliamo un mondo di pace, vogliamo essere uomini e donne di pace, vogliamo che in questa nostra società, dilaniata da divisioni e da conflitti, scoppi la pace; mai più la guerra! Mai più la guerra! La pace è un dono troppo prezioso, che deve essere promosso e tutelato”. Ma il Papa ha, giustamente, condannato anche l’uso delle armi chimiche. L’arma della pace è l’unica che può assicurare serenità, progresso, rispetto ed accoglienza reciproche. “Il male si vince solo col bene”. Questa è l’unica via per spezzare la spirale di odio, vedetta, indifferenza, aggressione e volontà di prevalere a scapito degli altri. Quando non lo si capisce nella quotidianità della vita e nella semplicità delle scelte è bene richiamarlo con atteggiamenti estremi, ma pacifici, come la preghiera e il digiuno. 
E Francesco, il Papa dell’umiltà e della semplicità, ancora una volta ha fatto centro; speriamo di vincere la “guerra” della pace con le armi del digiuno e della preghiera. “Questo genere di demòni – come la guerra e la violenza - non si scaccia se non con la preghiera e il digiuno” (Mt 17,21). La scintilla della pace è depositata nel cuore di ogni uomo di buona volontà, solo chi vorrà farà divampare un grande incendio. Il mondo intero si sta mobilitando e sta aderendo a questo invito. Già questa è una bella testimonianza e un’ottima occasione per riflettere, ritrovarsi attorno ad una scelta necessaria e urgente: trasformare il mondo in un “arsenale della pace”. 
Anche il vescovo di Termoli-Larino ha invitato le comunità a radunarsi e unirsi in preghiera e digiuno per esprimere piena comunione ecclesiale e partecipazione ad una causa così nobile come è la pace nel mondo.