domenica 16 marzo 2014

“MARTYRION SANCTA LUCIA”: uno sguardo tra cielo e terra in un mondo senza tempo.

di Liberato Russo

TERMOLI (CB)_Un tuffo nella vita delle prime comunità cristiane, nel magma misterioso della santità che passa spesso per l’atrocità del martirio; un viaggio verso la “redenzione” che ha cambiato l’esistenza di uomini e donne trasfigurandoli in esempi di virtù e di forza umana e spirituale. Giandomenico Sale, regista del cortometraggio “MARTYRION SANCTA LUCIA” alla sua prima questa sera presso il Cinema S. Antonio di Termoli, adopera la trasposizione temporale per rendere eterno quel messaggio di “salvezza” che supera i confini della cristianità e avanza su un terreno più umano, più popolare, dove la convinzione delle proprie idee e l’attaccamento radicale ai propri valori, supera anche il rischio di perdere la propria vita! E’ ciò che fece Lucia e prima di lei Agata, ma è anche ciò che, molto più umanamente, fanno ancora oggi centinaia di donne che subiscono umiliazioni e violenze per il solo fatto di voler rivendicare i propri diritti, i propri ideali, la realizzazione delle proprie aspettative!
Personalmente – al di là di ogni crisma e di ogni fideismo – ho inteso usare anche questa chiave di lettura, quella in cui figlie, madri, sorelle e mogli lottano quotidianamente, a volte fino alla morte, perché sia “salva o redenta” la loro dignità e il loro pensiero da ogni violenza e da ogni prevaricazione.
Certo, a mio modesto avviso, il cortometraggio non vive di sperimentazioni particolari o di novità radicali. Del resto credo che, rimanendo fedele all’agiografia cristiana, la scelta più tonica della regia sia stata proprio quella della trasposizione temporale, una visione di un martirio in chiave moderna o meglio una storia del passato sviscerata in un tempo indefinito, dove personaggi estrosi e sui generis si muovono in uno scenario bucolico un po’ triste e silenzioso. Il messaggio comunque arriva in modo netto e chiaro. Un plauso particolare va sicuramente a William Mussini per la fotografia e alle musiche eccezionali di Marco Werba, che hanno vibrato durante tutta la proiezione filmica.
La protagonista – Azzurra de Gregorio – ha lasciato parlare i suoi occhi, la sua espressività. Probabilmente Azzurra/Lucia, attraverso lo sguardo, ha inciso quel tempo “indefinito”, provando a dare identità e spessore ad una vita che, attraverso la sofferenza, sale i gradini di una consapevolezza e di una determinazione che sfida anche la morte! Il “duello” di parole con l’estroso giudice che condanna a morte le sue idee e il suo credo, è la prova concreta di come quell’impulso viscerale fa di questo antico personaggio una "pasionaria", un’eroina senza tempo!
Ottima la cornice di pubblico presente in sala che ha apprezzato la pellicola e gli interventi successivi del cast

giovedì 13 marzo 2014

"UNA DONNA, UN LIBRO: presenze femminili nella letteratura del Novecento". La FIDAPA di Termoli presenta il nuovo numero di "Meteora".

TERMOLI (CB) _ La Sezione F.I.D.A.P.A. - B.P.W. Italy di Termoli invita la cittadinanza a partecipare, venerdì 14 marzo, alle ore 16, al Cinema “Oddo”, alla presentazione del nuovo numero della rivista METEORA, il periodico di cultura e informazione della sezione termolese,  pubblicato dalle socie  sin dal 1988  e distribuito gratuitamente.METEORA, ideato e diretto dalla socia fondatrice Wilma Costantini, è il documento dell’attività svolta dalla sezione, uno “scrigno” nato dal desiderio di difendere l’attività associativa dall’incuria del tempo e dalla necessità di diffondere opinioni, informazioni e stimoli; la rivista è una concreta espressione culturale della sezione Fidapa  BPW  Italy di Termoli;  consente di trasformare idee e progetti in attività e proposte di interesse sociale, mirate a  migliorare l’ambiente in cui l’Associazione opera, in sintonia con le Istituzioni.METEORA ha il fine di sostenere  il mondo femminile, di promuovere le potenzialità della donna, e allo stesso tempo opera per realizzare una società rinnovata,  basata sul rispetto dei valori che contano,  in piena sintonia con il tema nazionale proposto per il corrente biennio, “RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI FEMMINILI IN UNA SOCIETA’ IN CONTINUA E RAPIDA EVOLUZIONE”, sostenuto dalla Presidente Nazionale, Anna Lamarca, e da Maria Antonietta Amoroso, Presidente del Distretto Sud-Est al quale  la  sezione termolese appartiene.Quest’anno la rivista contiene un interessante  inserto sulle protagoniste nella letteratura mondiale dall’ Ottocento ad oggi. Il tema  ispirerà il convegno intitolato UNA DONNA, UN LIBRO. L’apertura dei lavori, alle ore 16, sarà condotta dalla presidente della sezione Fidapa di Termoli, Anna Musacchio. Seguirà il saluto dell’autorità Fidapa Angela Pisicchio, vicepresidente del distretto Sud-Est, e la presentazione di METEORA da parte del direttore Wilma Costantini. Antonella Presutti, docente di letteratura italiana, relazionerà a proposito delle presenze femminili nella letteratura del Novecento.

martedì 11 marzo 2014

"Il Buonpaese", un libro territorialista, sulle Città del vino, il turismo e le potenzialità del territorio rurale italiano. La presentazione presso la Libreria Dolce Stil Novo di Termoli.


TERMOLI (CB) _ In un paese come l’Italia il territorio e la bellezza sono le vere armi per uscire dalla crisi. Ne consegue che dobbiamo difenderli entrambi, il territorio e la bellezza. Risponde a questo obiettivo il nuovo libro del Prof. Rossano Pazzagli, "Il Buonpaese. Territorio e gusto nell’Italia in declino", appena pubblicato dall’Editore Felici di Pisa e che è stato presentato questa sera presso la Libreria Dolce Stil Novo di Termoli. Ottima la cornice di pubblico presente, fortemente interessato all'argomento messo in campo dal Professore universitario! A presentare l’autore il suo ultimo lavoro, il Prof. Antonio Minguzzi, docente di economia e direttore del Centro studi sui sistemi turistici dell’Università del Molise, il Dott. Antonio Ruggieri, direttore della rivista “Il Bene comune”, e l’Avv. Giuseppina Occhionero, Assessore alla Cultura e al Turismo di Campomarino, l’unico comune molisano socio dell’Associazione Nazionale Città del Vino. Analizzando l’esperienza delle Città del vino, il libro attraversa la storia italiana degli ultimi 25 anni focalizzando l’attenzione sull’importanza del territorio rurale, sul ruolo dei Comuni, sul rapporto tra agricoltura e turismo, sulla funzione della cultura e la debolezza della politica. Questa rete tra comuni, cresciuta nel tempo fino a superare i 500 municipi associati, rappre­senta un ideale itinerario turistico e culturale nell’Italia rurale, finendo per costituire anche una straordinaria esperienza istituzionale e politica che partendo dall’enogastronomia ci parla delle campagne e dell’agricoltura italiana, delle differenze e dell’unicità del Bel Paese, visto qui come Buon Paese malgrado la fase di declino che sta vivendo. “Ripercorrendo questi ultimi 25 anni – ha evidenziato Pazzagli - nell’orizzonte della crisi, la salvaguardia del territorio rurale e dell’autonomia comuna­le, così come la tutela e la valorizzazione delle risorse locali, emergono quali vie privilegiate per una possibile rinascita italiana".