di Liberato RUSSO
TERMOLI
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L’importanza di un gesto d’amore diventa spesso l’unica via verso l’incontro, l’unità
ed il perdono, lì dove il valore dell’accoglienza e della gratuità si fa dono e
rivelazione, nel silenzio della preghiera più intima e nella provocazione del
messaggio evangelico. Dopo secoli di storia, la nostra comunità diocesana ha
saputo conservare in sé i germi autentici della cristianità, che si sublimano
nella vita e nelle parole che Timoteo, discepolo prediletto di S. Paolo, ha
lasciato al mondo intero come testimonianza concreta di fede! “Timoteo va’ e ripara la Chiesa universale…”!
E’ la stessa missione che Francesco d'Assisi perseguì con umiltà e santità fino
al termine del suo viaggio terreno. Con quello stesso spirito e con la stessa
intensità, la comunità parrocchiale di S.Timoteo e l’intera diocesi di
Termoli-Larino, porteranno in dono una reliquia del discepolo di San Paolo ai
fratelli ortodossi di Kemerovo, nella lontana Siberia. Il Santo dono sarà
consegnato nelle mani del Vescoco Metropolita Aristarch. Il Reliquiario in
terra cotta, contenete le Reliquie del Santo compatrono di Termoli, è esposto
nella Chiesa a lui dedicata ed è stato benedetto dal Vescovo della diocesi di
Termoli-Larino, Mons. Gianfranco De Luca nella celebrazione di ieri sera alle
ore 18.00. La Reliquia di S.Timoteo è conservata in una teca di plexiglass realizzata da Angelo Greco al cui
interno prende forma l’opera realizzata dall'artista termolese Cleofino
Casolino. Un dono, dunque,
una piccola “scintilla” che parte dalla comunità di Termoli per suscitare il
fuoco e il beneficio dell'unità fra la chiesa cattolica e quella ortodossa.
Attraverso l’incontro e la preghiera, Timoteo guarderà più da vicino le due comunità, le guiderà e sarà un faro di speranza anche in terra lontana di Siberia. Un viaggio attraverso chilometri di storia, nei meandri di un passato fatto anche di contraddizioni, di odio, di egoismi e di indifferenza! Ma dove c'è amore e santità c'è salvezza e unità! L'amore cancella ogni distanza, ogni inquietudine, ogni incomprensione e il "nostro" amato Timoteo diviene il testimone per eccellenza della forza dell’amore e del perdono! Il viaggio che il Vescovo De Luca si accinge a compiere, unitamente al parroco della comunità di S. Timoteo Don Benito Giorgetta, Don Nicola e altri rappresentanti parrocchiali, sarà l’espressione più bella del sapersi donare agli altri, specie a chi vive nell'attesa dell'incontro e della riconciliazione fraterna!
Attraverso l’incontro e la preghiera, Timoteo guarderà più da vicino le due comunità, le guiderà e sarà un faro di speranza anche in terra lontana di Siberia. Un viaggio attraverso chilometri di storia, nei meandri di un passato fatto anche di contraddizioni, di odio, di egoismi e di indifferenza! Ma dove c'è amore e santità c'è salvezza e unità! L'amore cancella ogni distanza, ogni inquietudine, ogni incomprensione e il "nostro" amato Timoteo diviene il testimone per eccellenza della forza dell’amore e del perdono! Il viaggio che il Vescovo De Luca si accinge a compiere, unitamente al parroco della comunità di S. Timoteo Don Benito Giorgetta, Don Nicola e altri rappresentanti parrocchiali, sarà l’espressione più bella del sapersi donare agli altri, specie a chi vive nell'attesa dell'incontro e della riconciliazione fraterna!
D’altro canto il vero
cristiano non conosce limiti nelle fede che vive e che testimonia! Non possono
e non devono esserci infatti distanze territoriali, né incomprensioni linguistiche,
né ostacoli per consuetudini di vita differenti ad interrompere una
“comunicazione d’amore” che è l’incipit della comunione tra i popoli . E’ con
questo “modus vivendi” che il cristiano ama la vita, si riconcilia con il mondo
e, sull’esempio di Timoteo, diviene lievito che feconda le comunità, senza mai
cessare di essere sale che purifica e da sapore.
La Reliquia del Santo di
Antiochia custodisce dunque in sé un messaggio di pace che monda e dissolve
antichi rancori, che si fa “medicamento” per attaccare il male e distruggerlo
in modo definitivo. Così l’incontro tra le due comunità cristiane, quella
cattolica e quella ortodossa, sarà l’occasione per chiedere al Signore il dono della
piena comunione, reale e tangibile.
Attraverso la
via tracciata dai Santi, attraverso l’esempio dei Martiri, sarà possibile
rafforzare il cammino verso quell’unità così tanto agognata, un cammino che in
questo tempo può apparire particolarmente difficile ma che, tuttavia, proprio
per questo, richiede un’audacia ancora maggiore! E allora, come ci ricorda
quotidianamente il magistero di Papa Francesco, l’unica via sarà quella di
superarci nell’amore perché, in fondo, questo è quello che il Vangelo ci
chiede.
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