martedì 12 marzo 2013

Il Cinema S.Antonio apre le porte alla Rassegna Cinematografica "Peppino D'Adamo". In programma sette film d'autore.


TERMOLI (CB) _ Torna, dopo la riapertura del Cinema Sant'Antonio, la Rassegna Cinematografica d'Autore "Peppino D'Adamo". In cartellone sette film d'Autore selezionati dallo staff del cinema in collaborazione con l'Associazione Culturale Frentania Teatri. La rassegna parte omani, mercoledi 13 Marzo, con il film di Daniele Ciprí: "E' STATO IL FIGLIO", con Toni Servillo, film pluripremiato alla 69 mostra del Cinema di Venezia. 

La trama - "Busu è un vecchio signore a cui piace raccontare storie. Seduto nell'ufficio postale della sua città intrattiene gli avventori troppo distratti. Più di tutti ama riferire l'avventura e la sventura della famiglia Ciraulo, colpita al cuore da un lutto. Nicola, il capofamiglia, recupera ferrame dalle navi in disarmo in compagnia del vecchio padre e del figlio. Dentro una casa modesta lo aspettano ogni sera la madre, la moglie e l'adorata Serenella che un proiettile vagante, esploso durante un regolamento di conti, uccide tragicamente. Inconsolabile, Nicola ritrova improvvisamente senso e speranza inseguendo la possibilità di un risarcimento, legittimo riconoscimento dello Stato alle vittime della mafia. Tra debiti e ingorghi burocratici, i Ciraulo provano a immaginare quale desiderio potrebbe appagare la loro 'fame' atavica. Liquidati finalmente decidono intorno al tavolo di investire il capitale ormai ridotto in un'automobile, la più bella che si sia mai vista in città. Ma quella Mercedes, 'presidenziale', luccicante e benedetta con acqua santa e segno della croce, finirà per diventare il simbolo della tracotanza e di una violazione che gli 'dei' non mancheranno di punire". 

A seguire, sempre di mercoledi e fino alla fine di Aprile, saranno proiettati:  
  • "LA PARTE DEGLI ANGELI";
  • "LA SCOPERTA DELL'ALBA";
  • "LA BICICLETTA VERDE";
  • "QUALCOSA NELL'ARIA";
  • "BUON ANNO SARAJEVO";
  • "QUARTET". 
Inoltre da quest'anno, ci sarà anche la collaborazione di MOLISECINEMA. 
Il festival di Casacalenda proporrà una selezione dei suoi migliori cortometraggi che verranno proiettati prima di ogni film.
Gli orari degli spettacoli sono i seguenti: 18.30 e 21.00 al costo di 5,00 euro. 

domenica 10 marzo 2013

La libertà di essere come "potere di scelta"! Conoscenza e azione: uniche armi contro l'indifferenza!

di Milena COCCIA

Mai come in queste settimane abbiamo sentito parlare della parola "libertà", in virtù della quale si auspica un futuro migliore, una condotta politica più onesta, un terreno  più fertile per un vero cambiamento.
In un sistema ormai in "esaurimento" come quello attuale, trovare il senso e l'equilibrio della nostra libertà è tutt'altro che semplice, poiché ci pone davanti il dovere di capire chi siamo e come ci poniamo di fronte ad una realtà mutevole e imprevedibile.
Come persone "libere" dovremmo nutrirci di cinque verbi fondamentali: pensare, scegliere, agire, volere, conoscere.
Tutti abbiamo bisogno di creare e percorrere itinerari concettuali che ci portino ad essere coscienti della nostra interiorità e del rapporto che abbiamo con il mondo esterno, esulando dalla fredda e sterile apparenza.
Dopo il lungo cammino verso la consapevolezza di ciò che siamo e vogliamo diventare, potremo  esercitare il vero e proprio "potere di scelta", separando la parte migliore dalla peggiore, prima in noi stessi e poi nel tessuto sociale e politico che ci circonda, dirigendoci verso immagini che possano rappresentarci e governarci .
Scegliere dunque vuol dire agire, inserendoci nell'evoluzione di etiche morali, sociali, politiche nelle quali possiamo identificarci e percepirci come individui liberi. 
L'azione è il frutto delle nostre riflessioni e della nostra volontà. Il volere è di per se già un'azione, poiché scegliamo di non anteporre un atteggiamento pigro e banale all'opportunità di modificare il nostro futuro.
Abbiamo tutti la possibilità di essere liberi di essere, anche semplicemente attraverso la conoscenza, ampliando i nostri orizzonti culturali, spesso troppo angusti e manipolati.
Forse l'indifferenza è più comoda del coraggio, ma se non inseguiamo il sogno di diventare diversi, non saremo mai nessuno, e allora resteremo una goccia nel mare, sopravvivendo nella gabbia delle nostre incertezze, schiavi di un presente che non ci apparterrà mai.

venerdì 8 marzo 2013

"Lo spettacolo delle dissolvenze incrociate" e "Alaska". Doppio imperdibile appuntamento questa sera alla Biblioteca Oltrefrontiera di Termoli.


TERMOLI (CB) _ Torna più interessante che mai l’appuntamento mensile con la FOTOGRAFIA.
L’appuntamento di questo mese mostrerà ad appassionati di fotografia ed amici “LO SPETTACOLO DELLE DISSOLVENZE INCROCIATE”, materia plasmata e resa fruibile per il pubblico da Paolo Potalivo.
Altro tema che sarà oltremodo approfondito, sarà quello delle “LONTANE TERRE DELL'ALASKA”, lavoro curato da Sandro Potalivo. In realtà già ieri sera si è potuto assistere ad un primo assaggio, un’anteprima di quanto verrà mostrato interamente  questa sera alle ore 21.30. Dunque, doppio imperdibile appuntamento… Quando l’immagine, la fotografia diventa documento, ricerca, reportage, strumento di scienza, allora non può che arricchire ancor di più l’osservatore! Fare cultura è soprattutto questo!
Partecipate questa sera all’evento presso la “BIBLIOTECA OLTREFRONTIERA” in Via Carlo del Croix n.7 a Termoli.

"I Sanniti Frentani. I nuovi dati". L'Archeoclub di Termoli presenta il risultato di nuovi studi.


TERMOLI (CB) _ Questo pomeriggio alle ore 18,00 presso la Galleria Civica di Termoli, l'ARCHEOCLUB della città adriatica aprirà il sipario sul convegno dal titolo: "I Sanniti-Frentati. I nuovi dati".
Il relatore sarà il Professor Gianfranco De Benedittis. Dopo il saluto del Presidente del Club Enzo Antonarelli, interverranno il Presidente del Consiglio Comunale Dr. Alberto Montano e l’Assessore alla Cultura Avv. Michele Cocomazzi. 
La presentazione sarà affidata al Professor Antonio Mucciaccio.

CURIOSITA': Ma i Sanniti Frentani... chi erano?
Anticamente, (XII-X sec. A.C.), le popolazioni che occuparono il territorio denominato Sannio avevano la loro origine nei Popoli Italici che si estendevano sulla penisola italica da Rimini alla Lucania. Contemporaneamente sulla penisola coabitarono altri popoli quali: gli Etruschi che insediati a nord e ad ovest del Tevere, avevano occupato la Valle del Po, della Campania, del Lazio ed alcuni punti della Corsica; i Greci che occupavano il golfo di Taranto e le coste del Bruzio e della Lucania; e i Cartaginesi che erano stanziati nella Sicilia orientale, Malta e quasi tutta la zona costiera della Sardegna.

Dagli Italici derivarono numerosi altri popoli, che parlavano dialetti umbro-osco-latini, quali: i Picentini, i Vestini, i Peligni, I Marsi, gli Equi, gli Ernici, i Marrucini, i Sanniti e i Frentani. Però questi ultimi, molto probabilmente, non derivarono direttamente dai Popoli Italici come gli altri, ma indirettamente attraverso i Sanniti. Ad avvalorare questa ipotesi vi è tutta una serie di riti, tradizioni, affinità linguistiche e artistiche che dimostrano come i Frentani siano strettamente legati ai Sanniti e per questo considerati come popoli dalla comune radice.

"Il sogno è l'eterna ombra del vero". Dal 9 al 21 Marzo la collettiva dei giovani artisti del Liceo Artistico di Termoli.


TERMOLI (CB) _ Un’esposizione carica di materia sognante: i ragazzi della 4 B del "Liceo Artistico Jacovitti" di Termoli, grazie al  lavoro ideato dalla Prof.ssa Mariangela Regoglioso, hanno dimostrato cos’è quel famigerato "Impulso rappresentativo" di cui parla Klages in “Realtà delle immagini”.
"Sono tutte rielaborazioni personali dei più famosi lavori di Magritte e Dalì; ci troviamo, quindi  dinanzi ad interpretazioni d’interpretazioni della realtà, distanti due volte dallo stato di veglia.    Se, infatti, Dalì e Magritte, con il loro Surrealismo hanno compiuto l’importante passo a ritroso nello stato onirico della coscienza, possiamo altresì confermare la doppia azione di questi ragazzi oggi, nel compiere due passi: uno per navigare fra i sogni di questi due artisti, l’altro per navigare a loro modo, secondo la loro personale esigenza di decidere come “ navigare”. La  realtà, la surrealtà, il senso e il non senso non appartengono né al mondo né alla coscienza, né alla ragione né all’irrazionalità. La coincidenza di questi poli opposti affonda le proprie radici solo e unicamente nella visione; come dice Magritte “non è necessario sognare, basta guardare.”  Nelle opere di questi ragazzi vige la regola della composizione paradossale, tipica della funzione sintetica visiva (si tenga presente che gli occhi sono l’unico organo non analitico del nostro corpo, ossia l’unico in cui stimoli diversi vengono colti sinteticamente come un’unica percezione), così come per la visione, onde di luce differenti sono sintetizzate sotto la percezione di un solo colore, così per l’anima oggetti diversi sono sintetizzati in un unico significato emotivo. 

lunedì 4 marzo 2013

"Donne e violenza". La FIDAPA di Termoli presenta "METEORA2" al Cinema Oddo.



TERMOLI (CB) _ La FIDAPA di Termoli invita la cittadinanza ad intervenire al convegno durante il quale sarà presentato il nuovo numero della rivista "Meteora2".
Tema del convegno: DONNE E VIOLENZA.
Interverranno per i saluti la Presidente della sezione FIDAPA di Termoli Titti Lezzoche, la Presidente FIDAPA distretto Sud-Est Giulia Galantino, il Sindaco di Termoli Antonio di Brino e la Direttrice di Meteora2 Wilma Costantini.
I relatori saranno:
Francesca Vitale, Vice-coordinatore del Centro Clinico VATMA che tratterà i: “Fattori di rischio e strategie d’intervento nella violenza di genere”;
Maria Santoli, Vicequestore Aggiunto Commissariato PS di Termoli che parlerà della: “Violenza sulle donne e ruolo delle Forze di Polizia”;
Rossana Venditti, Sostituto Procuratore della Repubblica di Campobasso con il tema “La tutela giuridica contro la violenza di genere”.






domenica 3 marzo 2013

"Buio e Luce": l'antitesi che esalta il bello. Il nuovo progetto fotografico di Gabriella Tutolo.


di Liberato RUSSO

Un'idea che prende forma dal caos e giorno dopo giorno assume identità, cercando vita nella luce e sviluppandosi nei dettagli. Così quella materia inizialmente informe, cresce e ribolle come un magma tra spirito ed intelletto, e si fa impulso, profondità che anela l'infinito. Un'idea che rompe il silenzio della notte, che cerca la luce e la purezza, stanca di rimanere ingabbiata nel suo essere così sola, così ferma, immobile nella sua primordiale scorza. E quella sua tensione, quel suo immane desiderio, si dipana tra luce e buio, quasi a volersi "mondare" e poi ancora "sporcare" di spirito e materia, evitando regole e una dimensione fissa. E' proprio allora che quell'idea diviene "PROGETTO", traccia indelebile di quella spinta interiore che ora sta per esplodere in tutto il suo linguaggio, quello fotografico. Sto parlando del nuovo "racconto per immagini" di Gabriella Tutolo, il suo nuovo "viaggio" che tinge la sua materia di "bianco" e di "nero", di luce e di tenebra e che trova la sua massima esaltazione nella bellezza del corpo, nell'incanto dello sguardo, nello spasmo di una danza che è la vita stessa e tutto ciò che la circonda.  "E' nato un po' tutto per caso - afferma la stessa autrice - così, in un giorno come tanti. Guardando delle foto sulla rete web rimasi incuriosita e affascinata da un'immagine particolare, quella di una donna completamente immersa nella luce, quella stessa luce che poi ha illuminato il mio intuito, rievocandomi il buio, quella netta contrapposizione della luce più intensa... E da qui è iniziato tutto". 

"Un Molise che non ti aspetti". Al via la Prima Rassegna del Folklore Molisano.


di Liberato RUSSO

Un Molise che non ti aspetti, celato nella memoria storica, nel racconto degli avi, nelle immagini antiche, nelle forme di oggetti rubati al tempo che hanno segnato la vita di intere generazioni. Un Molise che, come d’incanto, viene fuori da un passato cristallizzato e, tirato a lucido, mostra il suo lato migliore! Tra arte e tradizione, tra storia e racconto, si è svolta ieri la serata di inaugurazione della “Prima Rassegna del Folklore Molisano”. Nella splendida cornice dell’ex GIL di Campobasso, musica e colori della nostra amata terra hanno aperto il sipario su un grande evento che ha come obiettivo la diffusione della storia e delle tradizioni più profonde del Molise. Il pubblico numeroso presente alla prima, ha decisamente promosso l’iniziativa voluta dall’Associazione Borghi d’Eccellenza del Molise e dalla Fondazione Molise Cultura. Non capita certo tutti i giorni di assistere ad eventi culturali di forte spessore, ma il battesimo di questa Prima Rassegna consacra l’iniziativa come un’idea di encomiabile valore, diretta in modo esemplare! L’impegno degli organizzatori ha fatto si che nulla fosse trascurato. Ogni dettaglio, ogni piccolo particolare è stato curato e messo sotto la lente di ingrandimento, tale da destare l’interesse dei visitatori pronti a riscoprire gli elementi che caratterizzano la nostra identità culturale regionale. Un modo intenso ed autentico per recuperare una memoria storica che oggi, troppo spesso, diviene fragile; un susseguirsi di immagini, di gesti, di segni che celebrano il grande patrimonio folkloristico molisano affinché questo non vada disperso.

venerdì 1 marzo 2013

L’importanza della memoria storica.


di Tea MUGNANO

La memoria storica è la consapevolezza di ciò che siamo e di ciò che (non) vogliamo essere. In questi ultimi mesi siamo stati travolti da un uragano di eventi che ci hanno fatto perdere il controllo su tutto ciò che ci circonda. Eravamo fermi, nell’occhio del ciclone, mentre intorno a noi il mondo correva nevrotico e senza sosta privo di una destinazione precisa. In questo turbine di caos una sola domanda rimbombava: come siamo arrivati a questo? Il problema trova la soluzione in due piccoli sforzi: la prima, la più complicata, riguarda ogni singola persona. Un esame di coscienza critico, senza giustificazioni, che ci aiuti a capire in che modo abbiamo contribuito al fallimento del sistema. In ogni piccola mancanza o distrazione, in ogni aiuto mancato si nasconde la nostra rovina come persone, ma tutto questo ci può essere utile anche per capire come possiamo migliorarci e come tornare ad essere più “umani”. La seconda strada da percorrere, riguarda la memoria storica. Sui libri di scuola poco ci si sofferma a ragionamenti logici o paragoni con il presente, ci si basa di più su di un voto, un numero che una volta finito l’anno perde di significato e con lui, tutto ciò che si è imparato magari a memoria ma, “Chi dimentica il proprio passato è condannato a riviverlo”. Questa citazione ha trovato un successo così forte da diventare quasi un proverbio popolare ma, nonostante tutto, siamo riusciti a rinchiuderlo dentro un armadio, con i libri di scuola. Quei libri che ci dicono esattamente il perché di tutto questo, assieme a quegli anziani, anch’essi rinchiusi da qualche parte, testimoni del perché oggi viviamo nel caos. Il passato recente ha generato un presente confuso ed ha cancellato il futuro; riuscire ad approfondire ciò che è successo negli ultimi sessant’anni è utile per fare ordine in questi eventi e ridare speranza nel domani. Domandare, approfondire e capire ci aiuteranno a sbloccare un sistema, ormai, ingarbugliato.