domenica 3 marzo 2013

"Buio e Luce": l'antitesi che esalta il bello. Il nuovo progetto fotografico di Gabriella Tutolo.


di Liberato RUSSO

Un'idea che prende forma dal caos e giorno dopo giorno assume identità, cercando vita nella luce e sviluppandosi nei dettagli. Così quella materia inizialmente informe, cresce e ribolle come un magma tra spirito ed intelletto, e si fa impulso, profondità che anela l'infinito. Un'idea che rompe il silenzio della notte, che cerca la luce e la purezza, stanca di rimanere ingabbiata nel suo essere così sola, così ferma, immobile nella sua primordiale scorza. E quella sua tensione, quel suo immane desiderio, si dipana tra luce e buio, quasi a volersi "mondare" e poi ancora "sporcare" di spirito e materia, evitando regole e una dimensione fissa. E' proprio allora che quell'idea diviene "PROGETTO", traccia indelebile di quella spinta interiore che ora sta per esplodere in tutto il suo linguaggio, quello fotografico. Sto parlando del nuovo "racconto per immagini" di Gabriella Tutolo, il suo nuovo "viaggio" che tinge la sua materia di "bianco" e di "nero", di luce e di tenebra e che trova la sua massima esaltazione nella bellezza del corpo, nell'incanto dello sguardo, nello spasmo di una danza che è la vita stessa e tutto ciò che la circonda.  "E' nato un po' tutto per caso - afferma la stessa autrice - così, in un giorno come tanti. Guardando delle foto sulla rete web rimasi incuriosita e affascinata da un'immagine particolare, quella di una donna completamente immersa nella luce, quella stessa luce che poi ha illuminato il mio intuito, rievocandomi il buio, quella netta contrapposizione della luce più intensa... E da qui è iniziato tutto". 

''Buio e luce'', dunque, quali entità intrecciate ma in antitesi tra loro, bagliori e silenzi della vita che danno il titolo alla nuova mostra fotografica dell'autrice termolese. Reduce dall'ultimo lavoro fotografico messo in mostra nello scorso Febbraio al Castello Svevo della città adriatica, le nuove opere di Gabriella troveranno ospitalità in una cornice insolita, ovvero nelle stanze di un negozio di arredamenti per interni, l'Arlem Design di Termoli.
Dieci gli scatti che immortalano i volti di due meravigliose modelle, Flavia Soldo e Giada Ferraraccio, che si sono prestate all'estro artistico della fotografa termolese e che la stessa tiene particolarmente a ringraziare.
Un volto etereo, immacolato, quasi irraggiungibile, quello di Flavia; l'altro, quello di Giada, fortemente palpabile, concreto, che dal buio fa emergere in superficie l'intensità della luce. Così, nel segno degli opposti che si inseguono e che si attraggono, si muove l'insolito percorso dal "buio alla luce", che scopre e delinea i contorni, che esalta la bellezza estetica e viscerale delle due modelle.
Il progetto è in via di definizione. In settimana saranno curati gli aspetti più importanti, dal posizionamento degli scatti fotografici ai dettagli sulla location. A breve quindi sarà la stessa autrice a rendere pubblico l'evento che, certamente, arricchirà la città di cultura e arte.

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