venerdì 15 febbraio 2013

Il Molise che c'è, tra cooperazione e sinergia. La Via Francigena-tratto del Molise, sulla scena della BIT di Milano.

La Via Francigena, anticamente chiamata Via Francesca o Romea e detta talvolta anche Franchigena, è parte di un fascio di vie, dette anche vie Romae, che conduceva alle tre principali mete religiose cristiane dell'epoca medievale: Santiago de Compostela, Roma e Gerusalemme. I primi documenti d'archivio che citano l'esistenza della Via Francigena risalgono al XIII secolo e si riferiscono a un tratto di strada nel territorio di Troia, in provincia di Foggia. Il percorso di un pellegrinaggio che il vescovo Sigerico, nel X secolo, fece da Canterbury per giungere a Roma, rappresenta una delle testimonianze più significative di questa rete di vie di comunicazione europea in epoca medioevale, ma non esaurisce le molteplici alternative che giunsero a definire una fitta ragnatela di collegamenti che il pellegrino percorreva a seconda della stagione, della situazione politica dei territori attraversati, delle credenze religiose legate alle reliquie dei santi.

Anche il Molise entra a pieno titolo in questa rete di vie. Il progetto della via Francigena - tratto del Molise - grazie e soprattutto all’impegno profuso in maniera incondizionata dall’Associazione dei Borghi d’Eccellenza del Molise, è ormai una realtà! Infatti un numero sempre più crescente di amministrazioni locali lungimiranti hanno sposato in pieno l’idea che è alla base del percorso storico-religioso. E così, dopo aver inaugurato il troncone che parte da Scapoli, è stata la volta del troncone della Via Francigena che attraversa i comuni di Larino e San Martino in Pensilis. La Via Francigena rappresenta il simbolo che unisce e rappresenta il valore dell’uomo e della sua centralità. L’impegno dei Borghi d’Eccellenza unisce l’intero territorio con il suo paesaggio, i siti archeologici, la natura, le tradizioni, i sapori. Un'identità specifica, il volto riconoscibile della nostra terra, mediante il quale veicolare i nostri prodotti e dare speranza a questa regione che da tempo è in  forte crisi". Un progetto, dunque, che deve coinvolgere tutti, in primis le istituzioni che hanno l'obbligo di credere nello sviluppo di questa nostra Regione tramite la cultura e il turismo. 
Qualcosa però, ad onor del vero, si sta muovendo.
Il 17 febbraio alle ore 11,00 la Via Francigena nel Sud, verrà presentata alla BIT di Milano agli operatori del Turismo. Una vetrina di eccezionale spessore in cui avrà spazio anche il nostro Molise, fortemente voluto dal Dipartimento del Turismo. Gli sforzi sino ad ora profusi dai Borghi d’Eccellenza e dalla costituenda Associazione Pro Francigena nel Sud sono stati premiati, tanto che hanno aderito numerosi comuni molisani, fortemente entusiasti del progetto. Comune Capofila è Scapoli, seguito da Sepino, San Martino in Pensilis, Petrella Tifernina, San Giovanni in Galdo, San Polo Matese, Cantalupo, Bojano, Matrice, Ferrazzano, Mirabello, Sant’Agapito, Conca Casale, Vastogirardi, Montaquila, Civitanova del Sannio, Guardiaregia, Jelsi. Proprio in quest'ultimo comune sarà inaugurata il 9 marzo la prima casa del pellegrino del Molise. Seguono i comuni di Pietracatella, Larino e tanti altri, unitamente all'Associazione Transita (si presenterà anche un corto sulla tratta ferroviaria Carpinone – Sulmona ), il Lions Club di Larino, le Associazioni del Vino e dei prodotti tipici, l’Associazione Itinerari Frentani. In questa nota si ricorda che l’adesione è aperta a tutti coloro che operano per il bene del Molise.
Insomma, tralasciando una volta per tutte i personalismi, con cooperazione e sinergia, il Molise c’è ed è vivo!

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